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SETTORE CINOFILIA

REGOLAMENTO BASE DEL SETTORE CINOFILIA MSP TOSCANA

REGOLAMENTO BASE – SETTORE CINOFILIA M.S.P. Toscana Lo scopo del Settore Cinofilia M.S.P. Toscana è quello di far sì che gli enti affiliati ed i relativi
tecnici, con il proprio operato, rendano migliore la vita sportiva, professionale e privata degli associati attraverso la promozione di attività ludiche, sportive, culturali e formative, nel pieno rispetto dell’alterità animale e con particolare riguardo alla relazione uomo-cane.
A tal fine, il Settore Cinofilia M.S.C., supporta gli enti affiliati nel raggiungimento degli scopi istituzionali, ed i relativi Tecnici operanti nel settore, fornendo assistenza tecnica e curandone la formazione.
Al fine di garantire professionalità e competenza, il rilascio delle qualifiche tecniche di cui ai successivi articoli, è subordinato alla presenza dei requisiti richiesti in termini di formazione e profilo morale.
Per conseguire il riconoscimento di dette qualifiche, è necessario:
▪ non aver riportato alcuna condanna definitiva per il reato di cui agli artt.727 e 544 bis e ss. c.p.
▪ non essere sottoposto a misure di prevenzione personale o a misura di sicurezza personale
▪ aver raggiunto la maggior età
E’ inoltre necessario aver ricevuto una formazione specifica .
EVENTI CINO-SPORTIVI
Manifestazioni ed eventi
Il Settore promuove specifiche discipline sportive e mette a disposizioni regolamenti specifici di riferimento per binomi (o squadre) uomo-cane .
Una manifestazione cinotecnica è una competizione che ha lo scopo di valutare le qualità o la capacità sul lavoro dei soggetti presenti. Da questo
confronto derivano classifiche e qualifiche che servono ad indicare il loro valore relativo ed assoluto.

MANIFESTAZIONI CINOTECNICHE

Le manifestazioni cinotecniche, a seconda delle finalità che intendono conseguire, si dividono in:
Prove cinotecniche: quando servono a controllare la capacità, il rendimento e lo stile di lavoro dei concorrenti;
Per ognuna di queste manifestazioni vigono regolamenti speciali In base ai titoli che possono venire in essi assegnati, le manifestazioni cinotecniche si dividono in:
Regionali – quando gli esperti giudici sono autorizzati a rilasciare i Certificati per i campionati regionali.
Sezionali – In cui non è autorizzato il rilascio di certificati di attitudine al campionato- ma possono fornire punteggio.

FIGURE TECNICHE IN CINOFILIA
  Figure del settore cinofilia MSP TOSCANA • Conduttore • Tecnico assistente • Direttore di campo • Giudice • Educatore Cinofilo • Formatore • Figurante  
CODICE DEONTOLOGICO DEL CINOFILO


CODICE ETICO-DEONTOLOGICO-SETTORE CINOFILIA
Mi dichiaro d’accordo nell’accettare e rispettare il seguente codice etico. Ogni membro che dovesse violarne le norme e/o i principi potrà essere sottoposto dall’Ente ad azione disciplinare. 

Riconosco come principio imprescindibile il rispetto delle Associazioni affiliate a MSP delle leggi, dello statuto, dei regolamenti e delle delibere del MSP e del C.O.N.I. .
Gli Associati MSP:
1. Rispettano e perseguono il benessere del cane.
2. Ritengono inammissibili atti di maltrattamento nei confronti dei cani.
3. Si assicurano il rispetto della sicurezza legata alla gestione del proprio cane e si preoccupano di raccogliere i loro bisogni.
4. Si avvalgono di tecniche di educazione ed allenamento basate sulla ricerca scientifica e sulle vigenti normative in materia.
5. Promuovono la proprietà coscienziosa del cane .
6. Promuovono modelli educativi e comunicativi che favoriscano la relazione uomo-cane .
7. Elaborano, promuovono ed applicano modelli e piani utili e funzionali
8. Si aggiornano su tecniche all’avanguardia, aggiornandosi e frequentando conferenze e seminari, workshop altre opportunità formative.
9. Esercitano l’attività di cinofilo, educatore, figurante o conduttore che sia, al meglio delle proprie capacità e senza superare i limiti della propria esperienza.
10. Non somministrano farmaci o non eseguono diagnosi mediche, consigliando, invece, ai soci di rivolgersi a medici veterinari qualificati.
11. Rispettano la riservatezza e la privacy dei soci ed evitano la diffamazione pubblica dei colleghi, rispettando le loro opinioni e/o il loro diritto di seguire i propri metodi, sempre in accordo con i principi etici del codice.
12. Si astengono dal promettere incondizionati “risultati sicuri” e “tecniche magiche”.
13. Evitano di incrementare l’attività o di esercitare la propria funzione in maniera scorretta o poco qualificata.
14. Evitano di utilizzare il nome del MSP in una maniera inappropriata, che possa in qualsiasi modo o maniera screditare l’Ente, la sua struttura, i suoi Associati e/o la sua attività.
15. Non utilizzano l’appartenenza a MSP ed evitano di parlare a nome dell’Ente nella promozione e commercio di un proprio servizio o prodotto.
16. Agiscono rispettando le leggi locali e nazionali.
*In fase di aggiornamento 2022

Presentazione del settore Cinofilia MSP Toscana 

I progetti sono il distillato delle esperienze del gruppo e dei singoli appartenenti, sono il risultato di intuizioni, di analisi, dell’osservazione di bisogni emergenti, della volontà di offrire una formazione e dei contesti sempre più pertinenti ed aggiornati, efficaci ed efficienti. 

Attraverso il trade union con enti, anche esterni, di livello internazionale, perseguiamo l’obiettivo di agevolare il raggiungimento di livelli ottimizzati di performance in ambito sportivo e professionale con uno stato emotivo che consenta il divertimento e la concentrazione, limitando stress superflui e disfunzionali.
Dal 2 giugno 1995, il MSP Italia è iscritto altresì nell’elenco delle Associazioni di Volontariato del Dipartimento di Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (decreto n° 623/97 del 25.03.1977) con l’obiettivo di formare dei volontari in ambito sportivo, che entrano a far parte del Corpo Nazionale Volontari di “Sport Sicuro”.


Il MSP Italia è presente su tutto il territorio nazionale con propri Comitati Regionali e Provinciali e si propone l’organizzazione di ogni attività sportiva, a carattere promozionale, per tutte le componenti sociali, attraverso l’organizzazione di manifestazioni sportive, di meetings e convegni, di corsi di qualificazione per dirigenti e tecnici, rivolti anche al settore educativo, ricreativo e del tempo libero.

SETTORE CINOFILIA MSP TOSCANA

CAMPAGNA TESSERAMENTO 2024-2025 MSP TOSCANA

CHI SONO I SOCI E CHI I TESSERATI?

Ormai da diversi anni si tiene un lungo dibattito sul tema dell’equiparazione del tesserato al socio di un’associazione o società sportiva dilettantistica ai fini della defiscalizzazione per le attività istituzionali previste dallo statuto.

Il problema, aldilà delle discordanti opinioni, sembra comunque ben definito da una presa di posizione da parte della Agenzia delle Entrate: “Con riferimento alle attività effettuate dalle società sportive dilettantistiche nei confronti dei frequentatori e/o praticanti che non rivestono la qualifica di soci, si ritiene che la disposizione agevolativa” di cui al combinato disposto dell’art. 148 Tuir e 4 dpr. 633/72 “si applichi a condizione che i destinatari delle attività risultino tesserati dalle rispettive organizzazioni nazionali (Coni, Federazioni Sportive Nazionali, Enti di Promozione Sportiva)” (R.M. n.38/E del 17 maggio 2010).

L’assunto dell’equivalenza, ai fini fiscali, del tesseramento al vincolo associativo, riconosciuto dalla Agenzia delle Entrate, condivisibile e conforme alla previsione delle norme citate, ha portato anche molte associazioni, al fine di limitare i problemi di governance e di partecipazione ai momenti assembleari, spesso oggetto di rilievo in sede di accertamento, a ridurre il numero degli associati per incrementare quello dei semplici “tesserati”.

Come primo punto però occorre precisare che il termine si usa con riferimento ai regolamenti dell’ente sportivo nazionale al quale il sodalizio sportivo è affiliato. Pertanto, più correttamente, andrebbe scritto tesserato alla Federazione o all’Ente di Promozione Sportiva. Ai fini in esame è, del tutto irrilevante, la circostanza che l’associazione o società sportiva rilasci “anche” una sua tessera di riconoscimento che, come tale, non ha alcun rilievo giuridico.

Definito ciò va subito affermato che, ai fini fiscali la diversificazione circa la natura del tesseramento è irrilevante e, pertanto, possiamo sicuramente affermare che, ai fini fiscali, il trattamento dei corrispettivi versato dai tesserati all’ente sportivo nazionale presso il quale è affiliato il sodalizio sportivo che fornisce il servizio è equiparato al corrispettivo versato dall’associato al medesimo sodalizio indipendentemente dalla natura del tesseramento stesso.

Punto fondamentale per usufruire di questo opportunità è comunque avere uno Statuto che preveda la situazione in oggetto. Sotto alleghiamo ad esempio due punti da inserire nello statuto al fine di creare i necessari distinguo.

“SOCI:

Possono essere soci dell’Associazione tutti coloro che ne condividono le finalità ed i principi ispiratori e ne accettino lo Statuto. Il rapporto associativo e le modalità associative sono volte a garantire l’effettività del rapporto medesimo; pertanto la partecipazione alla vita associativa non potrà essere temporanea. Fra gli aderenti all’Associazione esistono parità di diritti e di doveri. L’ammissione a socio dell’Associazione è deliberata dal Consiglio Direttivo su richiesta dell’aspirante socio. Le domande di ammissione a socio presentate da minorenni dovranno essere controfirmate dall’esercente la patria potestà. Il genitore che sottoscrive la domanda rappresenta il minore a tutti gli effetti nei confronti dell’Associazione e risponde verso la stessa per tutte le obbligazioni dell’associato minorenne.

Tutti i soci hanno diritto di:

– partecipare a tutte le attività promosse dall’Associazione;

– partecipare alla vita associativa, esprimendo il proprio voto nelle sedi deputate, anche per l’approvazione e le modificazioni dello Statuto e di eventuali regolamenti;

– godere dell’elettorato attivo e passivo per la nomina degli Organi Direttivi dell’Associazione.

I soci minorenni non hanno diritto di voto attivo e passivo, come meglio specificato nell’art. 13 del presente Statuto.

Gli associati hanno l’obbligo di osservare lo Statuto, di rispettare le decisioni degli Organi dell’Associazione e di corrispondere le quote associative. Tali quote non sono trasmissibili né rivalutabili.

La qualifica di socio non è temporanea e si perde per dimissioni volontarie, espulsione, decesso.

L’espulsione è prevista quando il socio non ottemperi alle disposizioni del presente Statuto e di eventuali regolamenti, si renda moroso o ponga in essere comportamenti che provocano danni materiali o all’immagine dell’Associazione. L’espulsione è deliberata dal Consiglio Direttivo, a maggioranza assoluta dei suoi membri, e comunicata mediante lettera al socio interessato. Contro il suddetto provvedimento il socio interessato può presentare ricorso entro 30 (trenta) giorni dalla data di comunicazione dell’espulsione; il ricorso verrà esaminato dall’Assemblea nella prima riunione ordinaria.

Il decesso del socio non conferisce agli eredi alcun diritto nell’ambito associativo.

TESSERATI:

Sono Tesserati Praticanti dell’Associazione tutti coloro che, pur condividendo le finalità ed i principi ispiratori e accettando lo Statuto, decidono liberamente di non prendere parte attivamente alla vita gestionale e sociale – condizione richiesta per l’ottenimento della qualifica di socio – dell’associazione, ma soltanto di prendere parte alle manifestazioni istituzionali da essa organizzate.”

Matteo Giusti – Segretario Regionale MSP Toscana – segretario@msptoscana.it

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Fonti:

Guido Martinelli, Socio o Tesserati?, 2014, Euroconference News
Differenza tra socio e tesserato in un’Associazione Sportiva Dilettantistica, 2016, Asso360

COS'E' SPORT E COSA NON LO E'?

Il nuovo elenco delle Discipline riconosciute dal CONI sta destando molte polemiche e molte preoccupazioni tra gli addetti ai lavori. Il paradosso è che un gioco come la Morra, inserito nella “Tabella dei giochi proibiti nei locali pubblici italiani”, venga riconosciuto dal CONI e invece vengano disconosciuti un’infinità di altri Sport molto praticati e certamente più “sportivi”. Attendendo gli esiti futuri per scoprire se il CONI darà ascolto alle “voci contro”, alleghiamo l’elenco e un articolo che potrà aiutarVi nel far chiarezza.

Matteo Giusti – Segretario Regionale MSP Toscana – segretario@msptoscana.it

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Testo integrale Deliberazione n° 1566 del 20 Dicembre 2016
Attività sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI

All’inizio di ogni anno rinfreschiamo alcuni elementi importanti soprattutto per chi usufruisce di regimi agevolativi come nel caso di Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche. Per costoro infatti è della massima importanza conoscere se la disciplina che viene applicata nella relativo centro sportivo di riferimento sia o meno beneficiaria delle agevolazioni concesse ovvero se sia riconosciuta o meno come disciplina sportiva dal Coni e inserite all’interno del Registro tenuto dal CONI e quindi ammessa nel regime di agevolazioni che ne derivano.

A tal fine è bene ricordare che l’iscrizione al Registro tenuto dal Coni viene effettuata per il tramite dell’affiliazione a una federazione sportiva o enti di promozione sportiva (FSN – DSA – EPS). Attenzione: è il CONI che decide cosa è sport e cosa non lo è ( ad esempio anche gli scacchi sono considerati sport) e il Consiglio Nazionale del CONI ha approvato attualmente 396 discipline sportive. È ovvio quindi che una discliplina sebbene sia considerata sportiva se non è prevista dal CONI non è considerata tale e non ammette agevolazioni fiscali per conseguenza. (Yoga, Pilates, Shiatsu, Krav-Maga, Soft Ait, PaintBall, etc).

L’iscrizione quindi andrà fatta dal’associazione o società sportiva dilettantistica scegliendo il relativo campo di appartenenza tra quelli previsti dal CONI attenendosi alle relative definizioni previste dallo statuto.

Pertanto non sarà possibile per attività di tipo Yoga, Pilates, Shiatsu, Zumbafitness, Crossfit iscriversi scegliendo la disciplina n°117 (“Attivita’ sportiva ginnastica finalizzata alla salute ed al fitness) oppure per Le attività di Soft Air e Paintball iscriversi sotto la categoria del Tiro Dinamico Sportivo .

E’ solo un esempio di come la giusta attenzione possa evitare una Ispezione Fiscale o previdenziale con eventuale contestazione dell’uso del regime dei 7.500€ in considerazione del fatto che la ASD possa non aver riportato nello Statuto, nel proprio regolamento o nella gestione della attività esercitata, l’esatta definizione corrispondente alla disciplina prevista dall’elenco specifico del CONI.

Articolo in corsivo tratto da: http://www.turismoefisco.it/

COSA SONO L'AFFILIAZIONE NELLO SPORT ED IL REGISTRO CONI?

Per quanto riguardo le Associazioni o le Società Sportive Dilettantistiche, affiliarsi vuol dire entrare a far parte dell’ordinamento sportivo. L’affiliazione è l’atto con cui le associazioni/società sportive acquistano il complesso di diritti ed obblighi nascenti dalle norme amministrative, disciplinari, economiche e giuridiche che riguardano l’attività sportiva in ambito sportivo nazionale.

Le sopra nominate possono affiliarsi a una Federazione Sportiva Nazionale, Disciplina Sportiva Associata o Ente di Promozione Sportiva (come ad esempio MSP Italia); tutti questi organismi devono essere riconosciuti dal CONI affinché si possa procedere all’iscrizione al Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive dilettantistiche. La società sportiva senza affiliazione non può essere iscritta al Registro, e pertanto sprovvista del requisito, non può svolgere attività sportiva senza che essa venga inquadrata come attività commerciale. Le associazioni/società iscritte al Registro saranno inserite nell’elenco che il CONI, ogni anno, deve trasmettere ai sensi della normativa vigente, al Ministero delle Finanze – Agenzia delle Entrate. La mancata presenza di un Codice Fiscale di le associazioni/società sportive in tali elenchi può già di per sé essere il motivo scatenante di un controllo da parte degli organi preposti. I requisiti per la suddetta iscrizione stanno diventando negli ultimi anni sempre più stringenti (i soggetti sono tenuti a certificare un numero minimo di tesserati e la partecipazione a attività sportive certificate da Federazioni, Discipline o Enti), al fine di ripulire il Registro da tante società che risultano essere inattive o addirittura fittizie.

Detto questo occorre specificare che le Associazioni e Società possono avere più di un’Affiliazione con gli organismi sopracitati, lavorando con più Federazioni o più Enti a seconda delle varie tipologie di attività organizzata (es.1 una società di calcio può allo stesso tempo avere una squadra dilettante partecipante ai campionati FIGC, una squadra partecipante ai campionati MSP Italia e una squadra partecipante ai campionati CSI; es. una Polisportiva potrà ad esempio partecipare al campionato di Padel con MSP Italia e al campionato di Judo col CSI). Requisito fondamentale resta il fatto che per ogni affiliazione debba corrispondere un’iscrizione al Registro CONI univoca, quindi ogni organismo presso cui un’Associazione e Società si affili, dovrà ripetere la procedura per l’ottenimento di un diverso numero d’iscrizione al Registro (es.1 una affiliazione = un numero di iscrizione al Registro CONI; es.2 tre affiliazioni = tre numeri d’iscrizione al Registro CONI).

Naturalmente oltre alle sopracitate ragioni, legate a motivi sportivi o strettamente fiscali, legali e burocratici, cosa vuole dire affiliarsi a un Organismo? Affiliarsi vuol dire accettare le norme e i regolamenti di tale Organismo, ma soprattutto vuol dire condividerne gli ideali e le finalità, un particolarità che non può essere certo dimenticata.

Matteo Giusti – Segretario Regionale MSP Toscana – segretario@msptoscana.it

COS'E' IL MODELLO EAS? QUANDO DEVE ESSERE PRESENTATO?

Cos’è il Modello e chi interessa?
Il modello EAS (che sta per: Enti ASsociativi), ovvero per esteso il Modello di comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali relativo agli enti associativi, è un documento che deve essere presentato dai suddetti per usufruire del fatto che “Le quote e i contributi associativi nonché, per determinate attività, i corrispettivi percepiti dagli enti associativi privati, in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa tributaria, non siano imponibili. Per usufruire di questa agevolazione è necessario che gli enti trasmettano in via telematica all’Agenzia delle Entrate i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali, mediante un apposito modello.” N.B. Nonostante si parli di Enti Associativi, il suddetto modello deve essere presentato anche dalle S.S.D. a R.L. (Società Sportive Dilettantistiche a Responsabilità Limitata) per poter anch’esse considerare non imponibili “i corrispettivi, le quote e i contributi”. Quindi si deduce che gli Enti che beneficiano di una o più agevolazioni contenute nell’art. 148 del DPR 917/86 e nell’art. 4, commi 4 e 6, del DPR 633/1972 (legge IVA), sono tenuti a comunicare all’Agenzia delle Entrate, tramite il modello EAS da compilare in via telematica, i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali. Il provvedimento riguarda quasi tutte le Associazioni o Società Sportive Dilettantistiche a Responsabilità Limitata, dal momento che è obbligatorio per tutti quegli Enti che svolgono un’attività promiscua a sfondo sia istituzionale che commerciale. La mancata presentazione del Modello EAS in caso accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento, comporta la perdita dei benefici fiscali destinati alle suddette organizzazioni.

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Modalità e termini per la comunicazione

Il modello per la trasmissione dei dati, denominato “Modello Eas”, deve essere inviato, in via telematica – direttamente dal contribuente interessato tramite Fisconline o Entratel, oppure tramite intermediari abilitati a Entratel – entro 60 giorni dalla data di costituzione degli Enti. Il modello deve essere, inoltre, nuovamente presentato quando cambiano i dati precedentemente comunicati; la scadenza, in questa ipotesi, è il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si è verificata la variazione.
Infine, caso di perdita dei requisiti qualificanti (previsti dalla normativa tributaria e richiamati dall’articolo 30 del Dl n. 185/2008, il modello va ripresentato entro sessanta giorni, compilando la sezione “Perdita dei requisiti”. In caso di ritardo della presentazione la legge consente, sempre che la violazione non sia stata constatata o non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altra attività amministrative di accertamento delle quali l’autore dell’inadempimento abbia avuto formale conoscenza, oltre il termine dei 60 gg. la remissione in bonis col pagamento di una sanzione da € 258,00 (da effettuare comunque entro il 31 marzo dell’anno successivo alla costituzione, in quanto dopo tale data si resta comunque scoperti per l’anno precedente).

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Esistono associazioni esonerate dalla compilazione del modulo?

Si, non tutte le associazioni sono obbligate alla compilazione del modulo, esistono alcune categorie specifiche che ne risultano esenti e sono le seguenti:

Sono esonerati dalla comunicazione dei dati:

gli enti associativi dilettantistici iscritti nel registro del Coni che non svolgono attività commerciale

le associazioni pro-loco che hanno esercitato l’opzione per il regime agevolativo in quanto nel periodo d’imposta precedente hanno realizzato proventi inferiori a 250.000 euro (Legge n° 398/1991 – Regime speciale Iva e imposte dirette)

le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali che non svolgono attività commerciali diverse da quelle marginali individuate dal Dm 25 maggio 1995 (per esempio, attività di vendita di beni acquisiti da terzi a titolo gratuito, iniziative occasionali di solidarietà, attività di somministrazione di alimenti e bevande in occasioni di raduni, manifestazioni e simili)

i patronati che non svolgono al posto delle associazioni sindacali promotrici le loro proprie attività istituzionali.

le Onlus di cui al decreto legislativo n° 460 del 1997

gli enti destinatari di una specifica disciplina fiscale (per esempio, i fondi pensione)

Possono presentare il modello Eas con modalità semplificate i seguenti enti:

le associazioni e società sportive dilettantistiche riconosciute dal Coni, diverse da quelle espressamente esonerate

le associazioni di promozione sociale iscritte nei registri di cui alla legge n° 383 del 2000

le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri di cui alla legge n° 266 del 1991, diverse da quelle esonerate per la presentazione del modello (le organizzazioni di volontariato che non sono Onlus di diritto)

le associazioni iscritte nel registro delle persone giuridiche tenuto dalle prefetture, dalle regioni o dalle province autonome ai sensi del Dpr 361/2000

le associazioni religiose riconosciute dal Ministero dell’interno come enti che svolgono in via preminente attività di religione e di culto, nonché le associazioni riconosciute dalle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese

i movimenti e i partiti politici tenuti alla presentazione del rendiconto di esercizio per la partecipazione al piano di riparto dei rimborsi per le spese elettorali ai sensi della legge n° 2 del 1997 o che hanno comunque presentato proprie liste nelle ultime elezioni del Parlamento nazionale o del Parlamento europeo

le associazioni sindacali e di categoria rappresentate nel Cnel nonché le associazioni per le quali la funzione di tutela e rappresentanza degli interessi della categoria risulti da disposizioni normative o dalla partecipazione presso amministrazioni e organismi pubblici di livello nazionale o regionale, le loro articolazioni territoriali e/o funzionali gli enti bilaterali costituiti dalle anzidette associazioni gli istituti di patronato che svolgono, in luogo delle associazioni sindacali promotrici, le attività istituzionali proprie di queste ultime

l’Anci, comprese le articolazioni territoriali

le associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione della ricerca scientifica individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (per esempio, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro)

le associazioni combattentistiche e d’arma iscritte nell’albo tenuto dal Ministero della difesa

le federazioni sportive nazionale riconosciute dal Coni.

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Il Modello EAS deve essere ripresentato?

Dal punto di vista della legge il modello EAS può essere compilato ed inviato una sola volta nella vita dell’Ente, tuttavia in caso di modifica di determinati dati, va ripresentato entro il 31 marzo dell’anno successivo alle variazioni che hanno preso piede nell’anno precedente (quindi, per le variazioni del 2016, il termine è il 31 marzo 2017).

Il Modello comunque non deve essere ripresentato per ogni tipo di variazione, infatti come comunicato dall’Agenzia dell’Entrate non va fatto per i seguenti tipi di modifiche:

modifica del dati anagrafici dell’ente e/o del rappresentante legale nel caso in cui siano già stati comunicati attraverso i modelli AA5/6 (per i soggetti non titolari di partita IVA) e AA7/8 (per i soggetti titolari di partita IVA); cfr Risoluzione 125/2011;

modifica dell’ammontare dei proventi per attività di sponsorizzazione o pubblicità percepiti occasionalmente o abitualmente;

modifica del costo sostenuto per messaggi pubblicitari;

modifica dell’ammontare delle entrate;

modifica del numero dei soci o tesserati dell’ente associativo;

modifica dell’ammontare delle erogazioni liberali ricevute;

modifica dell’ammontare dei contributi pubblici ricevuti;

modifica del numero e giorni per l’organizzazione di manifestazioni di raccolta fondi.

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Matteo Giusti – Segretario Regionale MSP Toscana – segretario@msptoscana.it

UN'ASSOCIAZIONE PUO' AFFITTARE A PAGAMENTO I SUOI LOCALI A TERZI?

Dal punto di vista giuridico se gli immobili in questione sono locali ad uso diverso dall’abitazione, purché non siano adibiti a usi industriali, commerciali e artigianali, le fattispecie di Associazioni o Circoli, rientrano nell’ambito delle locazioni non abitative ad uso transitorio occasionale di cui al quinto comma dell’articolo 27 delle legge 392/1978. Conseguentemente si può concedere in locazione l’immobile o parte di esso per feste private, riunioni di condominio ecc. ecc. a uno o più conduttori, stipulando il relativo contratto di locazione e dando atto in forma scritta (nonostante sia destinato ad avere una durata di poche ore) all’esigenza transitoria che in concreto ha giustificato la sottrazione del rapporto locativo al limite legale di durata (6 anni). Se il contratto è inferiore ai 30 giorni non è soggetto all’obbligo di registrazione in termine fisso, ma solo in caso debba essere impugnato (anche con registrazione tardiva). I requisiti richiesti sono gli stessi dei locali commerciali (conformità impianti, agibilità ecc.).

Naturalmente se l’immobile non fosse di proprietà dell’Associazione o del Circolo e quest’ultimo avesse a sua volta un contratto di locazione o di comodato d’uso bisogna che questa scrittura preveda la possibilità di subaffitto.

Premettendo che dal punto di vista fiscale, a mio avviso, le operazioni di locazione sarebbe raccomandabile considerarle sempre attività commerciali anche se rivolte a soci o ad associazioni o circoli affiliati alla stessa APS/FSN/EPS nazionale o federate a esse, in alcune correnti di pensiero le operazioni sarebbero da considerare defiscalizzate per le suddette categorie, arrivando al sottostante quadro riportante le due ipotesi:

1) La sede dell’Associazione viene locata ad Associazioni affiliate alla stessa APS/FSN/EPS nazionale oppure a soci dello stesso APS/FSN/EPS o federate a esse – Può rientrare tra le entrate istituzionali e basterebbe quindi una sola ricevuta non fiscale (e quindi non ivata) per poter riscuotere il pagamento.

2) La sede dell’Associazione viene locata a privati/aziende/Associazioni terze non affiliate alla stessa APS/FSN/EPS nazionale o federate a esse – Si tratta di una vera e propria attività commerciale che può essere fatta se l’Associazione è in possesso di una partita iva. Si dovrà emettere una fattura e su di essa pagare IVA, IRES ed IRAP in relazione al regime fiscale di appartenenza (se il regime è il 398/91 se ne possono intuire i benefici).

Matteo Giusti – Segretario Regionale MSP Toscana – segretario@msptoscana.it

CONSULENZE E SERVIZI

Prestiamo consulenza e assistenza fiscale, amministrativa, giuridica, assicurativa, tecnica, gestionale, medica e terapeutica da parte del nostro CENTRO SERVIZI MSP, avvalendosi della nostra esperienza e di professionisti sul territorio che potranno guidarVi in tutte le difficoltà che si incontrano entrando nella complessa sfera legislativa del Terzo Settore. Un servizio a 360° che parte dalla costituzione della Vostra associazione, alle fasi di gestione e allo sviluppo di piani progettuali.

 

Costituire e gestire un’Associazione Sportiva Dilettantistica

Le Associazioni Sportive Dilettantistiche sono associazioni costituite tra cittadini e hanno principalmente finalità sportive. Devono svolgere la propria attività senza fini di lucro a beneficio del proprio corpo associativo e con lo scopo di diffondere la pratica e la cultura sportiva.

Per costituire un’Associazione Sportiva Dilettantistica affiliata MSP Italia è pertanto sufficiente prendere contatto con la nostra sede, che guiderà il vostro gruppo di persone al fine della stesura di uno Statuto che garantisca al suo interno il rispetto dei punti richiesti dalle leggi vigenti.

Una volta costituita e affiliata ad MSP Italia, l’Associazione viene iscritta al Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche per poter godere dei benefit riconosciuti dal legislatore. A questo punto l’associazione potrà cominciare a tesserare i propri soci presso di essa e svolgere la propria attività istituzionale.

 

Costituire e gestire un Circolo o un Club MSP Italia

I Circoli o i Club MSP Italia sono associazioni costituite tra cittadini con finalità ricreative, culturali o sportive. Devono svolgere la propria attività senza fini di lucro a beneficio del proprio corpo associativo, in spazi non aperti al pubblico.

Per costituire un circolo MSP Italia è pertanto sufficiente prendere contatto con la nostra sede, che guiderà il vostro gruppo di persone al fine che:

venga predisposto uno statuto definito liberamente;

venga individuato il fine sociale;

venga definito l’ambito di intervento;

vengano identificate le cariche sociali;

vengano determinate le modalità di accesso alla qualità di socio;

vengano definite le quote annuali sociali, il patrimonio necessario al suo funzionamento, la durata e la sede sociale.

Una volta affiliato MSP Italia, il Circolo può essere iscritto al Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale godendo dei benefit riconosciuti dalle normative vigenti (artt. 7-10, legge 7 dicembre 2000, n. 383).

All’interno dei circoli MSP Italia è possibile effettuare la somministrazione di alimenti e bevande ai soli associati. Per poter somministrare alimenti e bevande il circolo deve essere regolarmente costituito. I locali, dove si intende svolgere l’attività di somministrazione, devono essere ubicati all’interno della struttura adibita a sede del circolo. Una volta costituito il Circolo o Club viene presentata la denuncia di inizio attività per somministrare alimenti e bevande a favore dei propri associati presso la sede dove vengono svolte le attività istituzionali, entrando in possesso del nulla-osta. La somministrazione di alimenti e bevande non si considera attività commerciale quando è svolta da associazioni di promozione sociale le cui finalità siano riconosciute dal Ministero degli Interni ed a condizione che l’attività sia svolta presso la sede dell’associazione e sempre che dette attività – oltre che rivolte agli associati – siano strettamente complementari alle attività istituzionali svolte.

Per informazioni e consulenze:

Fabio Pientini – Cell. 320 0770928 – presidente@msptoscana.it

Matteo Giusti – Cell. 333 5687813 – segretario@msptoscana.it

Le società che intendono affiliarsi all’MSP Italia per la prima volta ed effettuare tesseramenti possono rivolgersi ad uno tra gli organismi MSP deputati (Comitato Provinciale, Comitato Regionale, Comitato Cittadino ) del territorio competente.
Puoi, richiedere la modulistica per l’affiliazione e il tesseramento dal Comitato Periferico.

N.B.: Il modello d’Affiliazione richiede la compilazione di una consistente serie di dati necessari al perfezionamento dell’iscrizione al Registro delle Società del CONI. La compilazione di tutti i campi è necessaria al momento della prima iscrizione della società al ns Ente.
Polizze ESCLUSIVE: Avere un’assicurazione completa e specifica per il proprio impianto sportivo significa garantire la massima tutela della propria attività. Considerando però che le coperture assicurative RCT standard non sono sufficienti, occorre avere una profonda conoscenza dei rischi specifici per rispondere alle esigenze assicurative di un impianto sportivo.
Per questo MSP Italia mette a disposizione dei propri Associati il settore Assicurativo.
A favore degli operatori del settore sportivo sono state studiate coperture assicurative specifiche che si distinguono per completezza delle garanzie e competitività dei costi.

DISCIPLINE

BH - Basic education

Educazione Emotiva e riconoscimento  situazioni associabili alla quotidianità.

Regolamento del BH E.B. MSP (1)

Emotional Balance

Emotional Balance
La naturale predisposizione del cane ad interagire in ambito sociale fra simili ed a rispettare soggetti di altre specie ha indotto l’uomo a cercare in lui un compagno, un essere vivente diverso dall’uomo stesso ma con caratteristiche affini.
Il fatto che nel tempo si siano trovate chiavi che lo rendono un alleato affidabile ed utile è quindi dipeso da un’esigenza fondata sul crescente rispetto per questa specie ed in genere per una crescente attenzione per l’alterità in genere.
Questo concetto ha stimolato la ricerca di tecniche e modalità comunicative sempre più sofisticate ma di fatto naturali.
Siamo partiti, in antichità, dal tentativo di sottomettere il cane e non solo, ma tutti i soggetti diversi dall’uomo.
Grazie ad un processo orientato, se vogliamo, verso la par-condition, sono state create regolamentazioni specifiche atte a regolamentare i limiti restrittività e permissività, in chiave per lo più zoo-antropologica.
Questa importante scienza, la zoo-antropologia ha studiato r classificato le tipologie di interazione e relazione esistenti far uomo ed animali.
Noi ci riferiamo in particolar modo al cane e potremmo parlare quindi di cino-antropologia.
In ambito sociale umano è basilare, primario, il rispetto dei nostri simili e pertanto dobbiamo tenere presente che molti non gradiscono l’interazione con il cane, vuoi per esperienze personali traumatiche che hanno generato in loro paura verso questo animale, vuoi per motivazioni culturali o religiose.
Nel panorama emotivo legato al tema in oggetto possiamo annoverare l’ingente presenza di persone che possono provare addirittura fastidio a causa un fattore chimico-olfattivo o perché allergici al pelo del cane. Altri sono soggetti a devianze di natura psicologica che fan si che lo considerino un “nemico” o un essere da maltrattare, altri magari prediligono animali diversi di difficile compatibilità con il cane o possono semplicemente avere una posizione di disinteresse.
E’ anche vero che una cane addestrato non è necessariamente un cane educato.

Ability dog

Esercizi di trasporto di oggetti da un posto ad un altro.

Ricerca e discriminazione di oggetti.

Barking Management

Gestione del potenziale vocale del cane.

Consapevolezza nella richiesta tramite abbaio o attraverso il silenzio attivo.

RICONOSCIMENTI

DIPLOMI

Facciamo chiarezza sugli organismi che possono rilasciare un diploma di istruttore o tecnico sportivo che abbia un riconoscimento legale ed anche su quali siano le discipline e le formazioni che rendono valido il diploma.

E’ importante ricordare che un diploma NON HA NESSUN VALORE non solo se viene rilasciato da strutture NON riconosciute dal CONI, ma anche se la materia della formazione NON fa parte delle discipline sportive riconosciute dal CONI.

La Cinofilia è riconosciuta dal CONI

APRI IL PDF CON L’ELENCO DELLE DISCIPLINE RICONOSIUTE

Chi può rilasciare dei diplomi validi?

I diplomi per istruttore qualificato sono solo quelli rilasciati dalla Regione, o dalle Federazioni Nazionali o Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.

Tali diplomi, per avere validità legale, devono essere emessi direttamente dagli Enti o dalle Federazioni riconosciute CONI.

Gli Enti e le Federazioni non riconosciute, oppure le associazioni, anche se affiliate ad Enti o Federazioni riconosciute dal CONI, NON POSSONO rilasciare attestati di formazione sportiva che abbiano un valore legale certificabile.

Possono, invece, rilasciare diplomi ed attestati che hanno valore all’interno dell’associazione stessa in cui vengono conseguiti.

Quali sono i diplomi validi?

Oltre ad essere stati emessi da Enti e Federazioni riconosciute dal CONI, i diplomi, per avere una validità legale riconosciuta, devono rientrare nelle discipline sportive riconosciute dal CONI.

Per verificare la validità di un corso di formazione è sufficiente collegarsi al sito del CONI e verificare:

1) se il promotore del corso è un Ente eps o una Federazione riconosciuti

CONI

2) se la disciplina proposta fa effettivamente parte delle discipline sportive riconosciute CONI

RICONOSCIMENTO EUROPEO

Diploma MSP: l’unico con validità europea

Il diploma di istruttore MSP Italia è l’unico che, attualmente, ha una validità non solo nazionale ma EUROPEA.

Il Movimento è infatti uno dei fondatori e maggiori promotori del progetto ACES EUROPE, organizzazione no profit con sede a Bruxelles, che assegna ogni anno dal 2001 i riconoscimenti di Capitale Europea, Città, Comunità e Cittadina dello Sport.

ACES è riconosciuta dalla European Commission in the White Paper(Art. 50).

I Paesi aderenti ad Aces hanno sottoscritto degli accordi (che variano da Paese a Paese) per il riconoscimento dei rispettivi titoli.

Ottenere un diploma che ha una validità europea, soprattutto per i giovani, è un’opportunità importante ed allettante: permette di fare esperienze professionali all’estero o di viaggiare sapendo di avere in tasca un titolo che potrebbe creare occasioni lavorative.

DISCIPLINE CONI

 

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CONTATTI

MSP Toscana ha sede in via Giuseppe Valentini nel celebre complesso del Prato City al piano ammezzato (superata la portineria, subito a sinistra, fino alla rampa di scale, a dritto al primo pianerottolo e poi a destra). Orario d’apertura al pubblico: la mattina dal Lunedì al Venerdì dalle ore 11,00 alle ore 13,00; il pomeriggio del Lunedì e del Mercoledì dalle ore 15,30 alle ore 17,00; il pomeriggio del Martedì, Giovedì e Venerdì dalle ore 15,30 alle ore 19,00.  
MSP TOSCANA CINOFILIA
AMMINISTRAZIONE: amministrazione@msptoscanacinofilia.it
FORMAZIONE: formazione@msptoscanacinofilia.it
MANIFESTAZIONI: manifestazioni@msptoscanacinofilia.it
MSP ITALIA – COMITATO REGIONALE TOSCANA
• Presidente: Regionale Fabio Pientini – Cell. 320 0770928 – presidente@msptoscana.it
• Segretario: Matteo Giusti – Cell. 333 5687813 – segretario@msptoscana.it
• Referente settore Cinofilia: Fabio Noferi – Cell. 33387021615 – amministrazione@msptoscanacinofilia.it